13 Febbraio 2008, h. 00:00

Aumenta la detrazione iva su autoveicoli e cellulari. Una svolta per l’utilizzo professionale

Detrazione Iva su autovetture e cellulari? Con il 2008 cambia tutto. Dopo che la Corte di Giustizia comunitaria ha giudicato illegittimi i limiti imposti dall’Italia alla detrazione Iva sulle autovetture, la Finanziaria 2008 interviene e riscrive le norme in materia. Aumentano le possibilità di defalcare il tributo, ma allo stesso tempo aumentano anche le verifiche per evitare che le agevolazioni siano fruite in modo irregolare. DETRAZIONI AUTO. Scompare la suddivisione dei veicoli per categoria (autocarri, autovetture, autoveicoli), soppiantata dalla nozione di “veicoli stradali a motore”, introdotta dal Consiglio dell’Unione. Rientrano tra questi, tutti i veicoli – diversi dai trattori agricoli e forestali – adibiti al trasporto stradale di persone o beni, di massa non superiore a 3.500 chilogrammi e con un massimo di 8 posti a sedere conducente escluso. Previste due distinte percentuali di detrazione dell’Iva, sulla base dell’utilizzo che viene fatto del mezzo. Se si prevede un impiego a fini professionali (“utilizzo esclusivo nell’esercizio di impresa, arte o professione”), l’imposta su acquisto (pure in noleggio e locazione, anche finanziaria), manutenzione, riparazione, custodia, impiego e pedaggi stradali, potrà essere detratta integralmente. Nel caso in cui il veicolo sia utilizzato anche a fini non professionali, è prevista una limitazione della detrazione al 40%. La stessa percentuale si applica anche alle spese di gestione e manutenzione del mezzo. La norma non fissa particolari paletti per accedere al regime di detrazione totale, salvo sottolineare il termine esclusivo, con riferimento all’utilizzo che deve essere fatto del mezzo, cioè solo professionale. In questo caso, il limite è nei fatti, ed è rappresentato dall’attività svolta e dalle caratteristiche del veicolo acquistato. Se, per esempio, un impiantista richiede la detrazione del 100% dell’IVA sull’acquisto di un furgone, difficilmente sarà sottoposto a verifica. Se la richiesta riguarda, invece, un’autovettura, magari di grande cilindrata o dalle caratteristiche non compatibili con l’impiego professionale, la probabilità di verifica sale. DETRAZIONE CELLULARI. Dal 1° gennaio è detraibile integralmente l’Iva sull’acquisto, importazione e noleggio di telefoni cellulari e per i servizi di telefonia mobile. A differenza delle autovetture, dove le aliquote di detrazione sono solo due, qui la detrazione è proporzionale all’utilizzo del bene o del servizio che viene fatto nell’esercizio dell’impresa, dell’arte o della professione. Il contribuente ha di fronte due opzioni: può detrarre l’Iva integralmente oppure valutare in base a criteri oggettivi la quota riferibile all’attività e quella riferibile all’uso personale, portando solo la prima in detrazione. In questo secondo caso bisogna fare particolare attenzione. Infatti i criteri fissati per i controlli prevedono che questi si concentrino sui contribuenti che abbiano computato una detrazione dell’Iva su acquisto di telefonini e sul traffico telefonico in misura superiore al 50%. Uno specifico comma, infine, detta le nuove regole per la detrazione dell’Iva in caso di utilizzo di cellulari e/o autovetture da parte di familiari o dipendenti dell’imprenditore. Non rappresenta autoconsumo, se per gli stessi strumenti, al momento dell’acquisto, è stata operata una detrazione dell’imposta pari al 40%, ovvero secondo le regole vigenti.

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