14 Settembre 2007, h. 00:00

Odontotecnici, tre giornate di mobilitazione per l’approvazione della nuova legge

Dal 1928 non si metteva mano alla regolamentazione della figura professionale dell’odontotecnico. L’ultima normativa a riguardo risale infatti ad un Regio Decreto della fine degli anni ‘20, uno scenario talmente lontano da non poter essere considerato in linea con l’evoluzione delle ultime tecnologie e con la crescita di un mercato decisamente più vasto. E’ quantomeno comprensibile quindi l’agitazione che da tempo anima la categoria e che nei prossimi mesi potrebbe ricevere l’agognato ammodernamento legislativo, nel caso in cui venisse approvato dalla Conferenza Stato Regioni il testo redatto nel 2001. Rispetto a quel testo, la posizione attuale della Conferenza non dovrebbe portare sostanziali modifiche, riconoscendo nell’odontotecnico quella figura tecnica di supporto all’attività clinica, diagnostica e terapeutica che spetta esclusivamente all’odontoiatra. In alcuni Paesi della Comunità Europea, come il Regno Unito, la Danimarca e la Svezia, lo scenario è differente, considerata l’esistenza di una figura professionale a cavallo tra le due. Ma la priorità degli odontotecnici italiani non è quella di varcare quella soglia tra tecnico e medico che attualmente distingue le due figure, quanto piuttosto quella di salvaguardare la propria tradizione, fatta di capacità e qualità all’avanguardia a livello europeo. Ma oggi il pericolo di minare alla base un intero settore professionale è serio e nasce dalla tecnologia CAD/CAM, un processo che permette di leggere e disegnare digitalmente l’impronta dentaria e di realizzarla materialmente anche dall’altra del mondo, soprattutto in quei Paesi, come la Cina, la Turchia e l’India, in cui il costo del lavoro è decisamente più basso rispetto al nostro. Con un danno evidente per gli odontotecnici di casa. Senza contare che non sempre le materie prime utilizzate in tale processo rispondono alla certificazione europea e questo, trattandosi di salute, non è un rischio di poco conto. Proprio per questo, la categoria chiede di vedere definitivamente riconosciuta la figura dell’odontotecnico, rafforzandone il legame professionale con gli odontoiatri. Per delineare meglio lo scenario che si sta creando, il Comitato Unitario Permanente, rappresentato dalle Associazioni di categoria, tra cui anche Confartigianato, ha organizzato tre giornate di mobilitazione. La prima, fissata per il 6 ottobre a Milano in occasione dell’Expodental, con una conferenza stampa con le parti sociali e le istituzioni. La seconda, il 19 dello stesso mese, con una manifestazione in piazza Montecitorio, e l’ultima, prevista per il 17 novembre ancora a Roma, in occasione della quale verrà chiarito il contenuto del testo che sta per essere approvato e che qualificherebbe, in via definitiva, la figura dell’odontotecnico.

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