14 Settembre 2007, h. 00:00

Le pmi alla conquista del mediterraneo

Dal 13 settembre girano più veloci le lancette che scandiscono il conto alla rovescia della creazione dell’Area di libero scambio euro-mediterranea, il più grande mercato comune del mondo, che a partire dal 2010 coinvolgerà 37 Paesi e 700 milioni di consumatori. L’accelerazione è stata impressa da Confartigianato con l’iniziativa “Comunità delle PMI del Mediterraneo”, presentata ufficialmente alla Fiera del Levante di Bari. L’idea era nell’aria da tempo, almeno dallo scorso anno, quando, sempre nella sempre nella stessa sede, Confartigianato Bari aveva lanciato la proposta di giocare d’anticipo sulla data del 2010, intensificando il dialogo e la cooperazione con le associazioni delle piccole e medie imprese dei paesi coinvolti nel processo, in modo da rendere più agevole l’ingresso su questo nuovo mercato alle aziende italiane. “La creazione di filiere produttive sovranazionali – ha spiegato il Presidente Guerrini nel corso della cerimonia di presentazione dell’accordo – sono oramai un fattore di successo nella competizione globale. Nel Mediterraneo sono soprattutto le Pmi ad aver bisogno di un supporto all’internazionalizzazione e di una protezione dai suoi contraccolpi negativi. Se le Pmi dell’area si integreranno sempre più, sapranno cogliere meglio le occasioni offerte dalla riacquisita centralità del Mediterraneo, soprattutto in vista della creazione di un’area di libero scambio a partire dal 2010”. Il presidente Guerrini ha poi centrato l’attenzione sul ruolo di Confartigianato e delle altre Associazioni delle Pmi del Mediterraneo, un ruolo che “consiste nel mettere in moto un processo virtuoso di crescente integrazione. La costituzione della Comunità è un passo in questa direzione, un momento di scambio di esperienze e di acquisizione di consapevolezza degli interessi comuni in gioco”. Un’esortazione a fare sistema e un impegno pienamente sostenuti dalla dinamica dei commerci italiani nell’area. L’export, tra il 2000 e il 2006 è cresciuto del 31.2, a un ritmo più veloce rispetto al tasso di aumento del totale delle esportazioni, pari al 25.6%. Più che positivo anche l’import: +59.6%, rispetto al volume complessivo delle importazioni, aumentati del 34,8%. Non mancano però le criticità che frenano un trend che potrebbe essere ancora migliore. Ancora una volta sotto accusa le infrastrutture, i trasporti, le resistenze del sistema bancario a sostenere gli investimenti delle aziende all’estero. Problemi presenti soprattutto al sud del Paese, proprio in quei territori che rappresentano il ponte naturale verso i Paesi del sud del Mediterraneo. L’iniziativa di Bari è stata illustrata dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini alle delegazioni rappresentative delle Pmi di Libia, Malta, Romania, Slovenia, Tunisia, Turchia, Francia, Egitto e Marocco. Presenti anche il Ministro del Commercio Internazionale Emma Bonino, che ha confermato che sono state definitivamente sbloccate le risorse a sostegno delle attività delle imprese artigiane sui mercati esteri, e il Sottosegretario dello stesso dicastero, l’ On. Mauro Agostini, che a nome del Governo ha incoraggiato Confartigianato a “proseguire in questo percorso di confronto e di collaborazione che il Governo continuerà a seguire e che è finalizzato a favorire lo sviluppo delle piccole imprese in una dimensione internazionale”.

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