23 Luglio 2007, h. 17:20

PROTOCOLLO PENSIONI Fumagalli (Confartigianato): “Per ora non ci sono condizioni per nostra firma”

“Al momento sembra non ci siano le condizioni per mettere la firma di Confartigianato al Protocollo che ci è stato presentato stasera dal Governo”. 

Questa la dichiarazione del Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli il quale lamenta difetti di metodo e di merito.

“Nel metodo – sottolinea – perché non vi è stata concertazione, ma soltanto tardiva informazione, con le rappresentanze dell’artigianato e del commercio su materie di loro diretto interesse quali l’abolizione dello scalone e la individuazione dei lavori usuranti. L’abolizione dello scalone riguarda infatti anche una larga percentuale dei lavoratori autonomi. E’ inoltre incredibile che il Governo abbia escluso a  priori il lavoro autonomo dai lavori usuranti. Mi chiedo come il Governo può pensare che fare il panificatore di notte per 40 anni sia meno usurante rispetto a fare la maestra d’asilo citata ad esempio da Angeletti”.

A giudizio di Fumagalli, “alcuni aspetti positivi del Protocollo, come l’abolizione dei contributi aggiuntivi sul lavoro straordinario finiscono per portare vantaggio soltanto alle imprese sopra i 15 dipendenti, e comunque sono poco visibili rispetto alla portata complessiva della manovra che negli anni a venire inciderà pesantemente sulla spesa pubblica”.

In ogni caso, Confartigianato sottoporrà quanto prima il Protocollo alla valutazione dei propri Organi dirigenti.

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