12 Aprile 2007, h. 17:38

Tavolo Governo-parti sociali su competitività e produttività Il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli indica le priorità per le micro e piccole imprese dell’artigianato e del commercio

“Sì alle liberalizzazioni. Ma, se non sono condotte coinvolgendo tutti i settori economici interessati, rischiano di non produrre gli effetti positivi attesi dalla maggiore concorrenza nel mercato”.

Lo ha sottolineato il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli intervenuto oggi a Palazzo Chigi, al Tavolo tra Governo e parti sociali su Competitività e Produttività. Fumagalli ha illustrato le proposte condivise in un documento dalle 5 Organizzazioni delle micro e piccole imprese dell’artigianato e del commercio (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti).

Per quanto riguarda il Disegno di legge sui servizi pubblici locali, Fumagalli ha sottolineato che “il Governo ha affievolito tre principi fondamentali che avrebbero garantito maggiore concorrenza nella gestione dei servizi pubblici locali e quindi maggiore efficienza e risparmi per i consumatori: la regola generale del ricorso alla gara per l’affidamento dei servizi, il controllo sulle scelte degli Enti locali da parte di Autorità indipendenti, il controllo sulla qualità dei servizi da parte dei consumatori-utenti”.

Tra le priorità per semplificare gli adempimenti burocratici che gravano sulle imprese, Fumagalli ha indicato “la creazione di unico punto di contatto, un unico referente, sia esso pubblico o privato, al quale l’imprenditore possa rivolgersi per adempiere a tutti gli obblighi amministrativi che riguardano l’attività d’impresa”. Inoltre ha sollecitato “l’eliminazione dei controlli pubblici ex ante, consentendo l’avvio immediato dell’impresa; il rafforzamento dei controlli ex post; l’individuazione di un supporto tecnico fornito da soggetti privati accreditati per la certificazione della conformità alle norme vigenti; l’uniformità di trattamento da parte della Pubblica amministrazione su tutto il territorio nazionale; un indennizzo automatico forfetario per l’impresa qualora la Pubblica amministrazione non conceda l’autorizzazione all’avvio dell’attività nei termini previsti dal procedimento”.

Sul fronte della politica energetica, Fumagalli ha chiesto “la riduzione e il riequilibrio della pressione fiscale che oggi grava soprattutto sui consumi energetici delle PMI, la reale liberalizzazione dei mercati dell’elettricità e del gas, l’incentivazione di modelli di produzione, distribuzione e consumo dell’energia sostenibili”.

Fumagalli ha inoltre sollecitato il pieno coinvolgimento delle micro e piccole imprese, che rappresentano la maggioranza delle aziende italiane, nel piano di politiche industriali, il cosiddetto “Industria 2015”, lanciato dal Ministro per lo Sviluppo Economico Bersani. In particolare, Fumagalli ritiene necessario puntare su interventi che promuovano l’innovazione e la ricerca, la finanza d’impresa, le reti d’impresa e le aggregazioni, i processi di internazionalizzazione.

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