14 Dicembre 2006, h. 15:44

Protocollo d’intesa su studi di settore e sviluppo economico Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini: “Basi più solide per il futuro degli studi di settore. Ma rimangono aperte le partite del costo del lavoro e della previdenza”

“Il metodo della concertazione ha dato i suoi frutti. La disponibilità al dialogo del Vice Ministro Visco e del Ministro Bersani, che ha portato alla firma dell’intesa sugli studi di settore, purtroppo non ha invece caratterizzato il confronto con il Ministero del Lavoro. Così, per gli artigiani rimangono aperte, nella legge Finanziaria, le partite del costo del lavoro, in particolare la riduzione delle tariffe Inail, e della previdenza”.

Così il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini ha commentato la firma del Protocollo d’intesa in materia di studi di settore e sviluppo economico avvenuta oggi a Roma.

Secondo Guerrini “il futuro degli studi di settore ha basi più solide. Il Protocollo d’intesa siglato oggi recepisce le sollecitazioni di Confartigianato e consente di rifondare il patto tra fisco e contribuenti all’insegna della concertazione con le categorie produttive, della trasparenza e di criteri che rispecchino e rispettino la realtà economica. Già da domani bisognerà iniziare a lavorare per attuare questi principi, evitando qualsiasi ostacolo di carattere pregiudiziale”.

Il Presidente di Confartigianato fa altresì rilevare che “il Protocollo offre l’occasione di rivitalizzare uno strumento costruito in 10 anni di intensa collaborazione tra l’Amministrazione finanziaria e le categorie produttive”.

Guerrini apprezza, in particolare, “l’assenza di automatismi nella revisione degli studi di settore ed il massimo coinvolgimento delle categorie economiche nelle sedi dove si concerta la rivisitazione degli studi stessi”.

A giudizio di Guerrini sono “altrettanto importanti la ‘protezione’ dagli accertamenti per i soggetti congrui agli studi, l’introduzione di misure tese a migliorare il contraddittorio, il potenziamento del ruolo degli osservatori provinciali, la rivisitazione della territorialità generale, il superamento della valenza fiscale della ricevuta e dello scontrino in attuazione del sistema tematico di comunicazione dei corrispettivi all’Amministrazione finanziaria”.

Inoltre il Presidente di Confartigianato sottolinea l’importanza dell’impegno del Governo ad una più serrata lotta agli evasori totali e l’estensione degli studi anche a soggetti con un volume d’affari più elevato rispetto all’attuale soglia di 5,1 milioni di euro.

Guerrini fa rilevare altresì la valenza degli aspetti del Protocollo dedicati allo sviluppo economico. In particolare, segnala gli impegni del Governo ad attuare misure per il rafforzamento delle piccole imprese, a semplificare gli adempimenti burocratici a carico degli imprenditori, ad utilizzare gli incentivi alle imprese secondo criteri di priorità che promuovano l’innovazione di prodotto/processo, l’aggregazione tra imprese e reti, il sostegno alla crescita dimensionale, il potenziamento dei servizi di orientamento strategico, la formazione delle risorse professionali. Altrettanto importanti, a giudizio di Guerrini, gli impegni del Governo ad una collaborazione strutturata con le Associazioni Imprenditoriali e ad utilizzare le informazioni in possesso della PA e della SOSE per il sostegno competitivo alle imprese.  

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