6 Ottobre 2006, h. 17:12

LEGGE FINANZIARIA Sanzioni per mancata emissione scontrino costano alle imprese 4,9 miliardi

Chiudere bottega per non aver emesso scontrino o ricevuta anche soltanto una volta può costare molto caro alle imprese italiane: fino a 4,9 miliardi di mancato fatturato e la perdita di quasi 36.000 posti di lavoro.

L’impatto della norma già in vigore, contenuta nel Decreto legge fiscale che accompagna la legge Finanziaria, è stato calcolato da Confartigianato.

Le sanzioni prevedono la chiusura dell’attività da un minimo di 15 giorni ad un massimo di 60 per quegli operatori che non emettono la ricevuta o lo scontrino fiscale anche soltanto una volta. Precedentemente la sanzione, scattava dopo ‘tre distinte violazioni’, che dovevano essere ‘definitivamente accertate’.

Secondo Confartigianato la chiusura delle attività imprenditoriali per irregolarità su ricevute e scontrini fiscali potrebbe costare alle imprese, in un anno, da un minimo di 1,2 miliardi ad un massimo di 4,9 miliardi di euro in termini di mancato fatturato. L’impatto sui posti di lavoro perduti va da un minimo di 8.940 ad un massimo di 35.761. 

La potenziale perdita di occupazione è pari al 12% dei nuovi posti di lavoro creati dalle imprese del settore terziario nel 2005.

 

 

Impatto sulle imprese del Decreto legge che prevede la chiusura

dell’impresa per irregolarità nell’emissione di scontrino/ricevuta

Fatturato minimo perduto (milioni €) 1.237
Fatturato massimo perduto (milioni €) 4.949
Fatturato per addetto (€) 138.401
Impatto minimo in termini di posti di lavoro perduti 8.940
Impatto massimo in termini di posti di lavoro perduti 35.761

Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Guardia di Finanza e Istat

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