8 Ottobre 2006, h. 17:11
LEGGE FINANZIARIA Per le micro imprese il costo del lavoro aumenterà dello 0,8% nel 2007 Il Presidente Guerrini: “La manovra fa perdere competitività alle imprese che creano maggiore occupazione”
L’effetto congiunto dell’innalzamento dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi e per gli apprendisti e della riduzione del cuneo fiscale evidenzia gli aspetti negativi della legge Finanziaria.
Secondo Confartigianato, con queste misure contenute nella manovra del Governo, nel 2007 il costo del lavoro per le piccole imprese (quelle da 1 a 49 addetti) crescerà dello 0,54%.
Le microimprese (quelle da 1 a 9 addetti) vedranno il costo del lavoro aumentare addirittura di quasi un punto (0,82%).
I benefici della manovra si concentreranno invece sulle medie e grandi imprese per le quali il costo del lavoro diminuirà dello 0,9%.
“Questa distribuzione dei benefici – fa notare il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – è in contraddizione con i dati sulla dinamica occupazionale delle imprese italiane: infatti le rilevazioni 2006 dell’ISTAT confermano la leadership delle piccole imprese nella creazione di occupazione. In base a questi dati, il 58% della crescita dell’occupazione registrata tra il 2003 e il 2004 è generato dalle micro e piccole imprese. Addirittura il 40% proviene dalle micro imprese con meno di 10 addetti, mentre il rimanente 42% di maggiore occupazione proviene dalla media e grande impresa.
“La Finanziaria, quindi – sottolinea Guerrini – fa perdere competitività proprio al segmento di imprese che contribuisce maggiormente alla creazione di posti di lavoro in Italia”.
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