19 Luglio 2005, h. 17:35

Prezzi di gas e gasolio: Pmi italiane le più penalizzate in Europa Confartigianato: “Subito interventi per liberalizzare il mercato e ridurre il peso fiscale” Le richieste avanzate oggi all’incontro con la Commissione ministeriale per i prezzi del gas naturale e dei carburanti

“Sono inutili i tentativi messi in atto finora per contenere i rincari di gasolio, gas ed elettricità. E’ come curare un elefante con l’aspirina. Serve, invece, il coraggio di compiere scelte innovative e di carattere strutturale”.
Lo hanno sottolineato oggi i rappresentanti di Confartigianato durante l’incontro con la Commissione per i prezzi del gas naturale e dei carburanti costituita dal Ministero delle Attività produttive e presieduta dall’On. Mario Valducci.
Le piccole imprese italiane ad intenso utilizzo di gas (220.000 metri cubi all’anno) – ha fatto rilevare Confartigianato – pagano il gas naturale il 15,8% in più rispetto alla media delle Pmi europee, una percentuale pari a 10.620 euro l’anno per ciascuna impresa italiana. E dal 1999 al 2003 il divario di competitività tra le nostre imprese e le aziende dell’Ue è aumentato di oltre 12 punti, anche a causa dell’aumento della componente fiscale nel prezzo finale del gas.
Per cambiare rotta e consentire alle imprese italiane di recuperare competitività, Confartigianato ha indicato due strade: lo sviluppo di un libero e concorrenziale mercato del gas e la riduzione e il riequilibrio della componente fiscale sui consumi di gas naturale (imposta di consumo, addizionale regionale ed Iva). L’intervento sulla pressione fiscale – secondo Confartigianato – dovrà essere coerente con la nuova direttiva comunitaria sulla tassazione dei prodotti energetici che l’Italia non ha recepito e, pertanto, è stata deferita dalla Commissione Ue alla Corte europea di Giustizia.
Quanto poi al costo del gasolio, Confartigianato ha sottolineato che per gli autotrasportatori italiani, dal 2000 al 2005, è aumentato del 34,4%. Nello stesso periodo, i rincari del costo del gasolio per gli autotrasportatori europei sono invece stati inferiori del 10,6%. Inoltre, in Italia, l’incidenza media della componente fiscale sul prezzo del gasolio tra il 2000 e il 2005 è del 60,5%. Confartigianato ha pertanto sollecitato l’immediato intervento del Governo per ridurre le accise sui prodotti petroliferi e per introdurre anche in Italia gli sconti, già applicati nel resto d’Europa, per il gasolio professionale utilizzato dagli autotrasportatori.

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