14 Giugno 2005, h. 17:20
IRAP LE CONFEDERAZIONI DELL’ARTIGIANATO DICONO NO A IPOTESI DI RIDUZIONE ‘A SENSO UNICO’
“Siamo contrari ad ipotesi di riduzione dell’Irap ‘a senso unico’, che andrebbero a vantaggio di pochi, creando discriminazioni tra diverse dimensioni d’impresa. Chiediamo, invece, misure strutturali di riduzione del tributo, a favore di ditte individuali e società di persone, che compensino il maggior risparmio di imposta di cui fruirebbero soltanto le società di capitali. Solo in questo modo si garantirebbe una equa distribuzione della riduzione della pressione fiscale”.
Questa la posizione comune espressa dai Presidenti di Confartigianato, CNA e Casartigiani in vista dell’incontro a Palazzo Chigi tra Governo e parti sociali.
“La riduzione del tributo – sostengono le Confederazioni dell’artigianato e delle piccole imprese – non può riguardare soltanto la componente del costo del lavoro, perchè così si finirebbe per destinare quasi il 90% dello sgravio fiscale alle società di capitali. Se riduzione deve esserci, occorre che incida su tutti i contribuenti in misura proporzionale alla loro partecipazione al gettito Irap”. “Il Governo – aggiungono – non può pensare che 1.500.000 imprese artigiane assistano senza reagire alla concentrazione di vantaggi a favore di poche, grandi imprese”.
“Si tratta, in ogni caso – concludono le Confederazioni – di comprendere se la riduzione dell’Irap sia intesa dal Governo quale strumento per incentivare lo sviluppo. In tal caso sarebbe opportuno utilizzare questo periodo transitorio per correggere il tributo stesso rendendolo più equo”.
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