9 Marzo 2005, h. 15:20
COMPETITIVITÀ Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini: “Non ci siamo: la montagna partorisce il topolino. Interventi poco incisivi per le piccole imprese”
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini giudica “per molti aspetti insoddisfacenti gli interventi del Governo contenuti nel Piano d’azione per lo sviluppo”.
“Non ci siamo. Le misure sulla competitività – sostiene Guerrini – si sono progressivamente svuotate dei contenuti più significativi. Tra rinvii, correzioni e ripensamenti gli interventi previsti hanno perso di efficacia: insomma, la ‘montagna sta per partorire un topolino’. Sono venute meno sia la capacità di incidere sul rilancio del sistema imprenditoriale sia la volontà di accelerare i processi di liberalizzazione. Ne è un esempio, il dietrofront sulla riforma delle professioni. Inoltre mancano, oppure sono scarsamente incisive, norme mirate a sostenere le piccole imprese. Basta leggere, a questo proposito, le misure sugli investimenti per ricerca e sviluppo e sulla riforma degli incentivi.”
Il Presidente di Confartigianato fa notare anche che “gli interventi sugli ammortizzatori sociali per artigiani e piccole imprese sono inadeguati rispetto alla crisi del settore: con le risorse stanziate si può dare tutela ad appena 3.300 lavoratori per 3 mesi, oppure a 10.000 lavoratori per 1 mese”.
Guerrini cita un altro esempio: la semplificazione burocratica. “Rispetto alla prima bozza del provvedimento è stata cancellata l’Agenzia per le imprese, sollecitata da tutte le Organizzazioni imprenditoriali, gli interventi sono stati ‘spezzettati’ in parte nel decreto legge e in parte nel disegno di legge con tempi di attuazione molto incerti. Come se non bastasse, si rischia una paradossale sovrapposizione con la Legge di semplificazione 2005 all’esame del Parlamento”.
“Nonostante gli impegni e gli annunci – conclude il Presidente di Confartigianato – manca il coraggio di andare fino in fondo per sciogliere i veri nodi che frenano la competitività delle nostre imprese: come nel caso della nostra richiesta per ridurre il peso della componente fiscale nella bolletta elettrica delle piccole imprese”.
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