16 Febbraio 2005, h. 14:57
Aumento dei canoni demaniali marittimi Oasi Confartigianato chiede immediata convocazione al Tavolo tecnico sul turismo istituito a Palazzo Chigi
“Siamo insoddisfatti e delusi per l’assenza di ulteriori decisioni in materia di canoni demaniali marittimi, dopo l’ultima proroga scaduta il 15 dicembre scorso. Ciò, nonostante gli impegni assunti dal Governo e dal Parlamento per una rapida e definitiva soluzione del problema dell’aumento del 300% dei canoni che comprometterebbe la sopravvivenza delle imprese del settore balneare, con ripercussioni negative sul turismo balneare e sull’economia italiana”.
Con queste parole, Giorgio Mussoni, Presidente di Oasi Confartigianato (l’Associazione che rappresenta le imprese del settore balneare) sollecita un incontro urgente ai Componenti del Tavolo tecnico istituito presso la Presidenza del Consiglio con il compito di elaborare proposte per il rilancio del turismo.
“Abbiamo il pieno diritto – sottolinea Mussoni – di essere convocati ed ascoltati dal Tavolo tecnico perché, in questa vicenda, rappresentiamo la reale controparte del Governo. La nostra proposta, che abbiamo più volte presentato insieme con le altre Organizzazioni di categoria, si basa su equi criteri di riparametrazione dei canoni balneari e sul recupero delle aree di elusione. Non comprendiamo perché non sia stata ancora presa in considerazione, dal momento che soddisfa contemporaneamente le istanze delle imprese e l’obiettivo di maggiore gettito di 140 milioni di euro previsto dalla Legge Finanziaria 2004, garantendo quindi allo Stato le entrate necessarie”.
“Non ne possiamo più di annunci e di smentite su questa vicenda. Chiediamo – ribadisce il Presidente Mussoni – il coinvolgimento delle Organizzazioni di categoria interessate per stabilire il riordino definitivo della materia dei canoni demaniali marittimi sulla base di dati oggettivi e certificati relativi alle attività economiche esercitate e non secondo meccanismi automatici predefiniti senza il contributo dei rappresentanti delle imprese”.
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