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EVENTI
La Ministra Calderone: "Formazione di qualità contro la carenza di personale"
“Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è un tema centrale. Ci deve essere uno sforzo comune delle istituzioni e delle parti sociali per promuovere la formazione e gli strumenti della contrattazione per sostenerla, in un mercato del lavoro che sta evolvendo rapidamente”. Così la Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone(Leggi tutto)
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PARLAMENTO
In Ddl Montagna sia valorizzato ruolo economico e sociale delle imprese artigiane

Le imprese artigiane hanno un ruolo decisivo nell’economia della montagna e chiedono alle istituzioni maggiore attenzione verso uno sviluppo polisettoriale di questi territori. Lo sottolinea Confartigianato nelle osservazioni e proposte inviate alla Commissione Affari Costituzionali del Senato che sta esaminando il Disegno di Legge per la valorizzazione e la promozione delle zone montane.Leggere di più

Comunicati stampa
FISCO
Pmi su concordato preventivo biennale: 'Bene modifiche, ma servono altri interventi'

In attesa di conoscere i dettagli del decreto legislativo correttivo delle disposizioni sul concordato preventivo biennale, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, le Organizzazioni dell’impresa diffusa – Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti – ritengono che le modifiche vanno nella direzione auspicata, in particolare la possibilità di effettuare i versamenti anche oltre il 31 luglio 2024, con una maggiorazione dello 0,4%. Positivo il giudizio anche sulla semplificazione della modalità di calcolo dell’acconto e sul riconoscimento delle perdite su crediti fra i componenti straordinari che possono essere considerati a riduzione del reddito concordato.

Le Organizzazioni dell’artigianato, del commercio e delle Pmi chiedono, tuttavia, al Governo e Parlamento di introdurre ulteriori modifiche migliorative del concordato preventivo biennale.

In particolare, sono tre gli aspetti che, secondo Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti, devono trovare soluzione nel corso dell’esame del provvedimento.

Innanzitutto, considerata la necessaria fase sperimentale del concordato preventivo biennale, andrebbe prevista, in fase di avvio, la possibilità di applicare un’imposta sostitutiva sul differenziale fra il reddito dichiarato e quello proposto in adesione. Inoltre, è necessario che assumano rilievo fiscale le perdite maturate a seguito dei componenti straordinari non considerati nella stima. E ancora, va garantita maggiore flessibilità in uscita dal concordato preventivo biennale, riducendo lo scostamento di reddito e di valore della produzione che legittima l’uscita dall’attuale 50% al 30%. Infine, anche per rendere ancora più equo il concordato, va prevista per i soggetti ISA con punteggio superiore ad 8 e che non aderiranno al concordato, una riduzione dell’imposizione sui redditi incrementali rispetto a quelli medi riferiti al proprio punteggio ISA.

Roma, 20 giugno 2024

Studi
EUROPA
Procedura di infrazione per deficit: come cambia la politica fiscale nel webinar dell’8 luglio

A giugno le previsioni dell’Istat indicano una crescita del PIL italiano dell’1% nel 2024 e dell’1,1% nel 2025, in moderata accelerazione rispetto al 2023. Secondo la Commissione europea, il PIL dell’Italia salirebbe dello 0,9% nel 2024 e nel 2025.

Il trend della crescita potrebbe essere indebolito da politiche economiche poco espansive. Mentre la direzione della politica monetaria appare incerta, dopo il primo taglio di 0,25 punti base dello scorso 6 giugno, ieri le autorità dell’Unione europea hanno aperto la procedura di infrazione per eccesso di deficit per Francia e Italia, oltre che per Belgio, Ungheria, Malta, Slovacchia e Polonia. I sette paesi rappresentano il 38,7% del PIL dell’Ue a 27. Nel 2023 l’Italia registra il rapporto deficit/PIL (7,4%) più alto nell’Unione. Nella procedura di infrazione sono stati considerati i saldi negativi più ampi, tenuto conto dei fattori significativi presentati dagli Stati membri il cui rapporto debito pubblico/PIL è inferiore al 60% del PIL o il cui disavanzo è ritenuto vicino al valore di riferimento del 3% e temporaneo.

Con una procedura per deficit eccessivo, per il bilancio italiano sarà necessario un aggiustamento annuale del saldo strutturale di almeno 0,5 punti percentuali di PIL nel prossimo triennio.

Inoltre, come ha confermato il Rapporto sulla politica di bilancio dell’Ufficio parlamentare di bilancio pubblicato ieri, l’applicazione della riforma del Patto di stabilità e crescita, nell’arco dei prossimi sette anni potrebbe richiedere un aggiustamento annuo di 0,5-0,6 punti di PIL.

Dall’intreccio tra procedura di infrazione e nuove regole del Patto di stabilità consegue il cambio di segno della politica fiscale, dopo che la manovra di bilancio 2024 aveva ampliato il deficit di 0,7 punti di PIL. Nella prospettiva di una restrizione fiscale e di un lento calo dei tassi di interesse, il sostegno agli investimenti arriva da Transizione 5.0, un intervento da 6,2 miliardi di euro per il biennio 2024-2025. In chiave espansiva agisce l’attuazione degli altri interventi  del PNRR su cui, però, pesano i ritardi: come ha evidenziato la Corte dei conti, è proprio la capacità amministrativa a evidenziarsi come elemento critico del Piano e della sua esecuzione. Una delle sfide della programmazione fiscale richiesta dalla  riforma della governance economica europea sarà quella di mantenere una elevata accumulazione di capitale anche dopo il completamento del PNRR.


Le prospettive della politica fiscale nel webinar dell’8 luglio –  Il cambiamento del quadro di finanza pubblica alla luce della necessaria correzione fiscale sarà al centro del webinar organizzato dall’Ufficio Studi in collaborazione con la Direzione Politiche economiche che si terrà lunedì 8 luglio 2024, dalle ore 12.00 alle 13.15 per la presentazione del 30° report su trend economia, congiuntura e MPI, ‘Estate 2024, cosa cambia per l’economia e la politica fiscale’.

Programma webinar lunedì 8 luglio 2024, ore 12.00-13.15
Introduzione di Vincenzo Mamoli, Segretario Generale
Congiuntura, attività delle imprese e cambio di direzione della politica fiscale, di Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio Studi
Le evidenze territoriali, di Carlotta Andracco, Ufficio Studi Confartigianato Vicenza
Conclusioni di Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche

Info per iscrizioni al webinar


Saldo di bilancio nei paesi Ue

2023, % del PIL – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat