1 Luglio 2015, h. 11:26
STUDI – In tre anni nell’autotrasporto cala del 6,6% l’occupazione in imprese italiane mentre sale del 13,2% per sei paesi competitor a basso costo del lavoro
Il contesto in cui si sta svolgendo il confronto tra imprese dell’autotrasporto e Governo è caratterizzato da una forte selezione delle imprese del comparto in Italia mentre si registra la crescente pressione dell’offerta di imprese di Paesi esteri, e in particolare modo quelli caratterizzati da un più basso costo del lavoro.
Tra il 2010 e il 2013 nelle imprese del settore Trasporto di merci su strada e servizi di trasloco l’occupazione in Italia scende del 6,6% a fronte di un incremento del 13,2% in sei Paesi competitor a basso costo del lavoro: Slovacchia, Romania, Bulgaria, Polonia, Ungheria e Slovenia; in valore assoluto mentre in Italia si sono persi 21.800 occupati, nei 6 Paesi competitor – dove il costo del lavoro è pari, in media, al 23,6% di quello italiano – l’occupazione è salita di 68.500 unità.
Il travaso di occupazione dall’Italia all’estero nel settore è amplificato dalla crescita di processi di delocalizzazione. Nel 2012 le imprese estere a controllo nazionale nel settore Trasporto e magazzinaggio sono 674 e danno lavoro a 28.070 addetti, negli ultimi due anni l’occupazione in queste imprese è cresciuta del 10,7%, a fronte di un calo del 3,0% degli addetti nelle imprese residenti in Italia; nel dettaglio settoriale il calo dell’occupazione interna è più grave (-4,1%) nel Trasporto merci su strada.
Dinamica occupati in imprese nel settore del Trasporto di merci su strada e servizi di trasloco
(scala sx var. % 2013-2010 occupazione imprese – scala dx costo del lavoro unitario, indice Italia=100 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat)
Dinamica occupati in multinazionali estere a controllo italiano e imprese residenti: Trasporto e magazzinaggio
(Var. % 2012-2010 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)
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