1 Giugno 2015, h. 13:11

STUDI – Al massimo storico del 3,1% del Pil il saldo export-import di Macchinari e apparecchiature

Le gravi incertezze europee sulla tutela del ‘made in’ denunciate da Confartigianato rappresentano una criticità per il sistema delle imprese italiane che, fortemente integrate nell’economia globale, registrano risultati importanti, e in alcuni casi sorprendenti, sul fronte delle esportazioni. In particolare l’Italia segna un primato nella partecipazione al sistema di produzione mondiale fornendo alla ‘fabbrica globale’ – prevalentemente localizzata in Paesi emergenti – le tecnologie incorporate nelle macchine per produrre: nel 2014 le esportazioni di Macchinari e apparecchiature made in Italy arrivano a 74.194 milioni di euro, pari al 4,6% del Pil; il saldo del commercio estero di Macchinari e apparecchiature arriva al massimo storico di 50.377 milioni di euro, pari al 3,1% del Pil. Il settore dei macchinari determina il 93,7% dell’attivo di 53.773 milioni relativo ai beni strumentali e da solo più che compensa la bolletta energetica (-43.139 milioni di euro).

Con questo risultato la tecnologia italiana da un contribuito essenziale per il modello di sviluppo delle economie emergenti manifatturiere. Infatti, mentre l’export verso i Paesi Ue 28 pesa per il 42,1% del totale – pari all’1,9% del Pil – prevale con il 57,9% l’export verso i Paesi extra Ue, pari al 2,7% del Pil.

Nell’arco di oltre un ventennio la quota dei Paesi extra Ue è salita di 6,2 punti percentuali; nello specifico il più elevato incremento della quota lo rileviamo per i BRICS – Brasile, Cina, India, Russia, Sud Africa – mercato che è passato dal 9,3% del totale delle esportazioni di macchine italiane nel 1993 al 13,6% del 2014.

Le matrici produttive supportate dalla tecnologia del made in Italy dei Macchinari sono diversificate: le esportazioni del comparto sono per l’8,5% rappresentate da Altre pompe e compressori, seguito dall’8,3% di Altri rubinetti e valvole, dal 7,4% di Attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione; condizionatori domestici fissi, dal 6,9% Altre macchine per impieghi speciali, dal 6,8% di Macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione, dal 6,4% di Macchine automatiche per la dosatura, la confezione e per l’imballaggio, dal 5,1% di Macchine utensili per la formatura dei metalli, dal 5,0% di Macchine di impiego generale e altro materiale meccanico, dal 4,6% di Altre macchine da miniera, cava e cantiere, dal 4,4% di Turbine e turboalternatori e dal 4,2% di Macchine per l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco.

Nel settore dei macchinari operano 14.927 imprese con meno di 20 addetti che danno lavoro a 113.203 occupati.

 

Saldo commercio estero Macchinari e apparecchiature

(Anni 1991-2014. Milioni di euro (scala a dx) e % del Pil (scala sx) – Ateco 28 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Commissione europea)

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Export per tipologia Macchinari e apparecchiature

(Anno 2014 – milioni di euro – categorie della divisione Ateco 28 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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