13 Gennaio 2015, h. 16:15
STUDI – Italia ultima in UE per velocità nella banda larga. Il gap delle imprese artigiane
Il mercato della banda larga nell’UE è molto ampio e a gennaio 2014 riguarda 151,1 milioni di abitanti. In un contesto che vede crescere la velocità delle connessioni, a gennaio 2014 in UE il 66% delle linee fisse a banda larga nell’UE offre velocità superiori a 10 Mbps, un ulteriore 31% delle connessioni fanno registrare velocità superiori tra 2 e 10 Mbps e solo il 3% delle connessioni ha velocità inferiore a 2 Mbps.
Ad inizio 2014 in Italia si contano 13.895.464 connessioni fisse in banda larga; per l’Italia le condizioni di velocità della rete sono decisamente peggiori: la quota di connessioni con velocità superiori a 10 Mbps crolla al 18%, la più bassa d’Europea dopo Cipro mentre prevale (80%) la quota di utenza con velocità tra 2 e 10 Mbps.
In Italia il livello di copertura e sviluppo delle reti fisse di ‘nuova generazione ‘ o ultra broadband, è invece tra i più bassi in Europa. Si osserva peraltro che l’arretratezza dello sviluppo dell’ultra broadband si riflette nelle rilevazioni comparate delle prestazioni di rete che collocano la banda erogata nel nostro Paese tra le più basse in Europa e nel Mondo” (Rapporto Commissario di Governo per l’attuazione dell’Agenda Digitale).
Se prendiamo a riferimento il target dell’Agenda digitale della La strategia Europa 2020 – accesso per tutti alla banda larga con velocità di almeno 30 Mbps – l’UE a 28 segna un valore del 21% mentre per l’Italia tale valore è di solo l’1%.
BANDA LARGA PER VELOCITÀ DI CONNESSIONE
(gennaio 2014 – Target Europa 2020: 100% >30 Mbps – Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione Europea)
A favore dell’Italia il dato sulla maggiore presenza di banda larga mobile, con 39,5 milioni di utenti l’Italia è il secondo Paese UE dietro al Regno Unito (56,6 milioni) e davanti a Germania (37,0 milioni) e Spagna (34,3 milioni).
Il gap sulla banda larga è particolarmente penalizzante per le piccole e imprese italiane che operano frequentemente al di fuori dei gradi centri urbani e in montagna.
Nelle aree interne – che comprendono comuni che distano almeno 20 minuti dai poli – caratterizzati dalla maggiore offerta di servizi essenziali – operano Nelle aree interne operano 334.848 imprese artigiane, pari al 23,7% dell’artigianato italiano; nelle aree interne gli addetti dell’artigianato sono 722.244, pari al 23,6% del totale addetti dell’artigianato italiano.
In Italia sono 467.118 le imprese artigiane localizzate in comuni montani e rappresentano un terzo (33,1%) del numero complessivo di imprese artigiane presenti sul territorio nazionale; nei territori montani nell’artigianato di montagna lavora quasi un milione di addetti (996.134), pari ad un terzo (32,5%) dell’occupazione complessiva dell’artigianato.
Il rapporto Confartigianato sulla Montagna e aree interne “Montagna territorio strategico per le PMI”
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